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Bonus bancomat 2022: a chi è rivolto e cosa prevede

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Che cosa prevede il bonus bancomat 2022? Vediamo quali sono gli incentivi e per quali imprese sono validi.

Il bonus bancomat 2022, anche se non specificato nella Legge di Bilancio 2022, resta in vigore fino al prossimo 30 giugno. Rivolto soltanto a coloro che posseggono un’attività, non prevede alcun cambiamento o incentivo per gli acquirenti. Vediamo, nello specifico, cosa ottengono gli esercenti che ne usufruiscono.

Bonus bancomat 2022: cos’è e a chi è rivolto

Il Governo Draghi porta avanti la lotta all’evasione fiscale di quanti lo hanno preceduto. Pertanto, resta in vigore, anche se non ribadito nella Legge di Bilancio 2022, il bonus bancomat. Valido fino al 30 giugno 2022, l’incentivo è destinato a tutte le attività nazionali che promuovono il pagamento digitale e tracciabile. Gli esercenti che aderiscono all’iniziativa potranno usufruire di un credito d’imposta pari al 100% per le commissioni sostenute utilizzando i Pos, collegati a Rt o a Server-Rt. Inoltre, per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di questi sistemi di pagamento digitali sono previsti 160 euro di benefici.

Il bonus bancomat 2022, come stabilisce il decreto legge n. 99 del 30 giugno 2021, è rivolto agli “esercenti attività di impresa, arte o professioni che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali“. L’incentivo sarà applicato a tutte le spese effettuate dall’1 luglio 2021 al 30 giugno 2022. I crediti d’imposta maturati in questo periodo, “nel limite massimo di spesa per soggetto di 160 euro“, saranno utilizzati solo ed esclusivamente in compensazione della dichiarazione dei redditi.

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Cosa prevede il bonus bancomat 2022

Se i ricavi e i compensi del periodo d’imposta non superano complessivamente 200 mila euro, l’importo massimo può essere usufruito al 70%. Se, invece, i ricavi e i compensi sono compresi tra i 200 mila euro e 1 milione di euro può essere usufruito al 40%. Infine, per tetti superiori fino ad un massimo di 5 milioni di euro, si scende al 10%.

Per quel che riguarda i Pos smart, visti dalla legge come “strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione e la trasmissione telematica“, il credito di imposta per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo dei dispositivi sale ad un massimo di 320 euro. In questo caso, l’arco temporale si estende a tutto il 2022 e cambiano anche le percentuali inerenti ai ricavi e compensi: fruibili al 100% se non si superano i 200 mila euro, al 70% se compresi tra i 200 mila euro e 1 milione di euro e al 40% se si superano i 5 milioni di euro.

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ultimo aggiornamento: 19 Gennaio 2022 14:35

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